Da lunedì 27 aprile a venerdì 15 maggio (ore 12.00) sarà esposto, presso l’Urban Center di Milano (Galleria Vittorio Emanuele II angolo Piazza della Scala), il progetto vincitore, a cui ho collaborato per la parte botanica, del Concorso: 1000 ORTI A KM 0 PER MILANO – Sezione Studenti.
Sono stati 250, tra studenti e professionisti, i partecipanti al concorso e solo due, i primi di ogni categoria, hanno ricevuto il premio della Giuria durante la premiazione, introdotta dalla Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, che si è tenuta il 29 aprile presso L’Urban Center di Milano, per altri sei è arrivata una menzione speciale.
Il Concorso richiedeva, in linea con i temi di Expo 2015, l’elaborazione di progetti preliminari, con un concetto architettonico innovativo e tecnicamente realizzabile, per la trasformazione di lastrici solari di copertura e di terrazzi di edifici realmente esistenti in Milano in superfici a verde coltivate.
Il progetto “GREEN WAVE” presentato dal mio team (Stefano Cagliani, Pietro Cavalleri, Andrea Zani come studenti, Angelo Pollace e Chiara Colombini come consulenti esterni) è stato inquadrato nell’area Maggiolina, a Milano, alle porte dei nuovi palazzi della Regione e dei grattaceli della zona Garibaldi. L’intenzione è stata quella di riqualificare la parte soprastante i garages situati all’interno di un cortile attraverso la realizzazione di orti pensili ad uso condominiale.
L’area si divide in due comparti: uno con aiuole in piena terra dedicate alla produzione di ortaggi biologici, l’altro con vasche in cui crescono piante erbacee fiorite e piccoli frutti che richiamano l’avifauna e gli insetti pronubi.
Le vasche fiorite sono state pensate come delle onde di colore che cangiano dal rosso vivace dei Papaveri, dei Garofani e delle Fragole all’azzurro del Lino, della Nigella, della Centaurea e della Borragine al blu intenso dei Mirtilli. In mezzo tutte le sfumature: la Rudbeckia, il Lupino, e l’Achillea per il giallo, il Sorgo come frutto dorato; le piante aromatiche (Melissa, Origano, Timo, Santoreggia…), i Carciofi e gli Asparagi nelle vasche verdi; la Lavanda e il Ribes rosa per le tonalità più chiare. Un tripudio di colori, profumi e sapori arricchiti da quattro alberi da frutto che delimitano l’area di ritrovo ombreggiata da pannelli fotovoltaici.
Nell’altro comparto, sono state ricavate 8 aiuole in cui si succedono colture primaverili-estive ed autunnali-invernali, coltivate in modo biologico. In ogni aiuola si alternano due file di forti o medi consumatori consociate a tre di piante aromatiche, fiorite o di deboli consumatori che favoriscono la crescita degli ortaggi o ne allontanano i parassiti (ad esempio: il Cetriolo è consociato al Cumino e al Girasole che è affiancato dalla Cipolla consociata alla Camomilla) . Ogni riquadro coltivato è segnato da un portale in acciaio e delimitato da una ringhiera sulle quali si arrampicano specie fruttifere, fiorite o dal fogliame decorativo (Caprifoglio, Clematide, Passiflora, Vite del Canada, Mora, Luppolo, Lampone, Kiwi, Uva bianca e nera).
A parte, una zona dedicata al compostaggio dei materiali organici di scarto, delimitata da siepi di Biancospino e arricchita da un tappeto erboso di Trifoglio misto usato come sovescio.
Il sito così valorizzato diventa luogo di svago e di ritrovo per chi vuole sperimentare tecniche colturali biologiche, oltre che un importante corridoio ecologico per la città.